mercoledì 8 novembre 2017

G: Le funzioni sostitutive dei satelliti artificiali

Da quando esistono i satelliti artificiali,  l'uomo ha avuto la possibilità di guardare la Terra anche dall'esterno. Attorno alla Terra orbitano migliaia di satelliti, ciascuno con i propri compiti.

Questi strumenti tecnologicamente avanzati sono essenziali per l'osservazione della Terra, perchè in grado di riprendere immagini dettagliate di vaste porzioni di territorio, ma soprattutto perchè capaci di fornire e trasferire in tempo reale enormi masse di informazioni relative a studi, ricerche, esperimenti ecc. nei più diversi campi di indagine e di interesse umani.


Ci sono per esempio quelli per le telecomunicazioni che ci permettono di rimanere collegati telefonicamente con tutto il mondo, di vedere la televisione, di usare internet o i navigatori.
Da: Wikipedia
Soyuz spacecraf
Ci sono poi satelliti che dall'orbita terrestre ci proiettano verso l'infinito dell'universo, quest'ultimi servono agli astronomi per studiare stelle e galassie.
Altri satelliti hanno la funzione di "controllare" il nostro pianeta ad esempio da un punto di vista meteorologico, quest'ultimi infatti riescono a registrare il movimento delle nubi e delle correnti. Altri invece studiano gli oceani misurando le variazioni della temperatura dell'acqua, le correnti marine e lo spostamento dei banchi di pesci.
Esistono poi satelliti che individuano i giacimenti minerali, oppure misurano lo spostamento delle placche terrestri, l'avanzamento dei deserti e lo stato di salute delle foreste.
Altri ancora sono i satelliti militari attraverso i quali i comandi militari sono collegati continuamente alle forze aeree, navali e terrestri dislocate in lontani teatri bellici.
Notiamo, quindi, come tutti questi satelliti svolgono compiti che sono indispensabili per la nostra società moderna e soprattutto sono d'aiuto in caso di calamità naturali.


I lati negativi, derivanti dall'eccessiva presenza di satelliti presenti nello spazio intorno alla Terra, riguardano i cosiddetti "rifiuti spaziali" ovvero la presenza in orbita di rottami derivanti dalle attività spaziali.
Abbiamo la presenza di vari frammenti di circuiti elettrici, di acciaio, di alluminio, di titanio e scaglie di vernice. Tutti oggetti piccolissimi ma che possono causare danni anche gravi.

Da: Focus
Spazzatura spaziale
Dal lancio dello Sputnik, nel 1957, ad oggi, sono stati effettuati oltre 4000 lanci nello spazio, che hanno prodotto i detriti di cui stiamo parlando. Dei quasi 9000 oggetti catalogati, circa il 22% sono satelliti ormai non più funzionanti, la maggior parte dei quali per uso militare. Un ulteriore 17% è costituito da stadi propulsivi di razzi, che vengono rilasciati nella fase finale di un lancio. Circa il 13% è costituito da elementi che si usano normalmente sui satelliti artificiali: bulloni, coperture termiche, ma anche semplicemente scaglie di vernice che si sono staccati dalla superficie esterna del satellite. E infine, il 43% è costituito da frammenti dovuti a circa 150 esplosioni e a pochissime collisioni, 2 o 3, che come dicevo sono a questo livello un evento molto raro. L'Esa contribuisce all'inquinamento dello spazio vicino alla Terra solo per il 3%, mentre i contributori di gran lunga prevalenti sono USA e Russia. Fra l'altro la maggior parte delle esplosioni a cui accennavo sono esperimenti militari statunitensi o russi, tesi a mettere a punto armi anti-satellite. 

Nessun commento:

Posta un commento

Riassunto del satellite artificiale

Grazie al corso di "Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" del Politecnico di Torino, ho avuto la possibilità d...